00 14/06/2010 15:17
Ciao,
secondo me dobbiamo partire da un modello base di soldato con Q:4 e C:2.

Perché questi valori?

Q:4 significa assegnare al personaggio circa il 50% delle azioni in base ai dadi tirati senza alcun bonus, che simula perfettamente la capacità di mantenere piuttosto bene i nervi saldi in uno scenario di combattimento (ricordiamo che in mezzo al fuoco nemico a mio avviso la maggior parte delle persone rimarrebbe nascosta dietro un riparo considerato sicuro tappandosi le orecchie).

C:2 è un punteggio decisamente buono per una abilità di combattimento e simula un certo addestramento.

Se teniamo questi punteggi come base dinanzi a noi, allora è facile vedere che in media se vogliamo creare dei veterani potremo migliorare la qualità (sono abituati ad agire in maniera più pronta) oppure nel contempo aumentare magari C:3 così da simulare l’esperienza derivata da mille combattimenti.

Mentre se vogliamo creare milizie o partigiani pur mantenendo magari un C:2 si può puntare ad una qualità magari di 5 assieme ad abilità che comunque possono abbassarla se in presenza del capo carismatico.

Personalmente penso che aumentare a dismisura il fattore C dei personaggi porti ad assurdi perché alla fine il C NON misura solo una abilità nel fuoco piuttosto che nel corpo a corpo ma a tutto tondo, rendendo in effetti il personaggio devastante. Piuttosto si simulino con le abilità la capacità particolare di ciascuno.

Mi piacerebbe sapere che ne pensate.

VSV

Pierpaolo
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Associazione Ludico-Culturale "The Game's Rebels" - Castel Rozzone (BG)

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